POMPEI
Pompei, scavata per circa quattro quinti del suo territorio urbano, è il sito archeologico più suggestivo e famoso del mondo. Il centro romano che si visita oggi è in realtà “figlio” di un altro, più antico, fondato all’inizio del VI secolo a.C. dagli Osci, genti italiche cui si sovrapposero successivamente i Sanniti.
L’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. seppellì la città sotto una coltre di cenere e lapilli spessa 6/7 metri.
La maggior parte degli abitanti, fuggiti dalle case, trovarono la morte sul litorale. I pochi rimasti, nella vana speranza di salvarsi nei sotterranei delle abitazioni, morirono asfissiati. I calchi dei loro corpi in agonia, ottenuti colando gesso liquido nelle cavità lasciate dai corpi nello strato di cenere, sono una commovente testimonianza della tragedia.
Passeggiare per gli scavi pompeiani è un’esperienza unica, come compiere un viaggio nel tempo: si respira l’atmosfera della vita nell’antichità, quella pubblica, e soprattutto quella privata. L’aspetto più sorprendente infatti è l’alto numero di case, lussuose o umili, conservate con tutto il corredo di botteghe, osterie, forni. Ancora più impressionante il fatto che molte suppellettili siano rimaste intatte, permettendoci di penetrare gli aspetti più intimi della vita degli antichi.
Il Foro era il centro politico, amministrativo e commerciale della città: una grande piazza rettangolare sulla quale si affacciano il Capitolium (il tempio dedicato a Giove), il Tempio di Apollo, costruito attorno al III sec. a.C. e formato da un portico con 48 colonne ioniche, e la Basilica, il più importante edificio pubblico, sede del tribunale e centro della vita economica.
Sul Foro si affacciano anche il Tempio di Vespasiano, dedicato al culto imperiale, i Granai dove si raccoglievano i cereali per la vendita, e il Macellum, il mercato coperto dei generi alimentari freschi, con tabernae (cioè botteghe) all’interno. Vicino si trovano le Terme del Foro, divise in sezione maschile e femminile, con il riscaldamento centrale in comune.
La più importante arteria cittadina era la via dell’Abbondanza (il nome è moderno, come tutti quelli di Pompei), su cui si affacciavano botteghe artigiane, osterie, locande, tintorie. Su questa strada si trovano le Terme Stabiane, il più antico impianto pompeiano. Vicino c’è il notissimo lupanare, un edificio a due piani la cui destinazione è rivelata da esplicite pitture erotiche e dai graffiti. Tra le abitazioni, la casa del Fauno è la più bella per l’eleganza delle sue architetture e per i famosi mosaici che la impreziosivano.
La casa dei Vettii è celebre per gli splendidi affreschi che adornano le pareti. Dalla casa di Menandro proviene una ricchissima collezione di suppellettili d’argento di qualità eccezionale. Uno dei più importanti edifici di Pompei è la Villa dei Misteri, celebre soprattutto per i suoi dipinti. Al Foro si contrappone il quartiere dei teatri, cuore pulsante delle attività culturali e religiose pompeiane, realizzato nel II secolo a.C. Nel quartiere dei teatri sono tornati alla luce il Teatro Grande, dove d’estate si organizzano spettacoli, ed il piccolo Odeion. Vicino, il bel Tempio di Iside. Un’epigrafe dimostra che l’Anfiteatro, che ospitava giochi tra gladiatori e lotte con gli animali, è il più antico tra quelli che conosciamo. Accanto all’Anfiteatro c’è la Palestra Grande, costruita sotto Augusto e usata per gli esercizi ginnici.







